Bridge Heritage. Structure and Conservation
summer school internazionale sui ponti tradizionali in cina

Dal 12 al 21 settembre la Scuola di Architettura dell’Università di Cagliari ha preso parte, nella provincia cinese del Fujian, alla International Summer School “Bridge Heritage: Structures and Conservation”. L’iniziativa è stata finanziata dal 2025 Young Envoys Scholarship (YES) Program della China Educational Association for International Exchange, promossa dal Ministero dell’Istruzione cinese con l’obiettivo di raddoppiare la presenza di studenti europei nelle università della Cina.

L’esperienza ha segnato il primo passo della collaborazione tra l’Università degli Studi di Cagliari e la Fujian University of Technology (FJUT), formalizzata lo scorso giugno con la firma di un Memorandum of Understanding.

La delegazione UniCa
La delegazione cagliaritana era composta da tre docenti, due ricercatori, un dottorando e quattordici studenti e studentesse dei corsi magistrali in Architettura e Ingegneria Civile. L’organizzazione della Summer School è stata curata da Emanuele Reccia e Valentina Pintus (UniCa), insieme a Shujie Chen (FJUT), con il coinvolgimento di Elisa Pilia, Francesca Musanti e Raffaele Argiolas che hanno svolto il ruolo di mentori.

Le lezioni frontali hanno avuto luogo nelle aule del campus della Fujian University of Technology, nella città di Fuzhou. I casi studio indagati nelle attività laboratoriali sono stati visitati nelle cittadine di Pingnan e di Tangkou, scelti per la loro emblematicità nel sistema di ponti del Fujian. Infine, nella città patrimonio Unesco di Quanzhou, si è svolta la cerimonia conclusiva della Summer School, avvenuta con la presentazione dei lavori degli studenti nell’ambito della International Conference on Historic Bridge (ICHB’25), inaugurata dai saluti della Prorettrice all’Internazionalizzazione Alessandra Carucci e dalla Keynote Lecture di Emanuele Reccia.

Ponti come tema e metafora

Assumendo i ponti come tema e al tempo stesso come metafora, la Summer School ha rappresentato un’importante occasione di confronto accademico e culturale. L’iniziativa ha consentito di rafforzare le collaborazioni internazionali nella ricerca e nella formazione, promuovendo nuove forme di cooperazione tra istituzioni e studenti.z

Il programma è stato dedicato alla tutela e alla valorizzazione del Bridge Heritage: i ponti, autentici simboli della civiltà umana, condensano storia e cultura e custodiscono la saggezza delle generazioni che li hanno costruiti e tramandati. L’obiettivo era approfondire la cultura della conservazione dei ponti storici, analizzandone i valori e i significati materiali e immateriali. L’esperienza ha favorito una più profonda comprensione della storia e della cultura cinese, contribuendo a costruire una rete di dialogo culturale e scientifico tra le nuove generazioni di Europa e Cina.

Esperienza immersiva
Per studenti e docenti la Summer School ha rappresentato anche un’occasione di immersione nella cultura tradizionale cinese, attraverso la visita ad architetture e paesaggi lontani dai percorsi turistici più consueti.

Le giornate hanno alternato momenti di studio a momenti di scoperta. Nelle aule del campus di Fuzhou, studenti e docenti hanno seguito lezioni sui metodi di conservazione del Bridge Heritage, con contributi di esperti cinesi e italiani. Fuori dalle aule, invece, l’esperienza ha assunto piena concretezza grazie alle visite guidate e alle attività pratiche a Pingnan e Tangkou, che hanno consentito di vivere un’autentica immersione nella cultura dei ponti storici.

Di particolare rilievo è stata la possibilità di incontrare i rappresentanti delle associazioni locali impegnate nella tutela dei ponti e delle comunità, oltre che di partecipare a una simulazione pratica di montaggio di una struttura lignea di ponte. L’attività si è svolta sotto la supervisione di un maestro artigiano che, al termine del montaggio, ha pronunciato un rituale di buonaugurio, conferendo un significato simbolico all’esperienza.

Visite sul campo
Tra i momenti più significativi, le visite al Wan’an Bridge di Pingnan – con la possibilità di esplorare anche il museo dedicato – e al Qiancheng Bridge di Tangkou. Queste esperienze hanno permesso di osservare da vicino due straordinari esempi di patrimonio culturale, offrendo al contempo agli studenti l’occasione di confrontarsi con le comunità locali e con le pratiche tradizionali di conservazione.

L’iniziativa ha suscitato anche l’interesse delle emittenti televisive locali, che hanno seguito il workshop realizzando servizi e raccogliendo interviste a docenti e studenti, dando visibilità al valore formativo e culturale dell’esperienza.

I risultati e la conferenza
I risultati della Summer School sono confluiti in elaborati e riflessioni che gli studenti hanno presentato nella sessione loro dedicata all’interno della International Conference on Bridge Heritage (ICBH’25), svoltasi a Quanzhou dal 19 al 21 settembre.

Organizzati in tre gruppi di lavoro, gli studenti hanno affrontato il tema dei ponti storici da tre prospettive complementari:

  • il ponte come bene individuale (The body that carries, the soul that moves),
  • il ponte come generatore di paesaggio (A bridge of Senses),
  • il ponte come bene intangibile (The Bridge that remembers: a journey through intangible heritage).